Quanto è piccolo il mondo. E la vita, si sa, è fatta di coincidenze. Luoghi comuni, secondo alcuni. Ma che spesso raccontano la realtà quotidiana
Qualche giorno fa stavo accompagnando in una visita guidata nei Sassi un gruppo di Modena: erano una trentina di arzilli pensionati in gita da queste parti. Con qualche pregiudizio, per la verità: “Una specie di Rione Sanità di Napoli”, mi fa una signora; “Si, l’impressione è che sia un po’ tutto diroccato”, conferma il marito. Ma in effetti non avevano ancora visto niente e probabilmente erano ancora un po’stanchi del viaggio in pullman che li aveva condotti direttamente qui a Matera dall’Emilia, con partenza all’alba; il pranzo abbondante in un tipico ristorante del Sasso Barisano aveva poi fatto il resto.
Ma mi è bastato un quarto d’ora, raccontargli qualcosa e mostrargli i primi scorci, che lo scetticismo si è immediatamente tramutato in incanto. E stavolta i commenti sono rimasti bloccati in gola per l’emozione: occhi sgranati, bocche aperte, volti illuminati dallo stupore…Che a un tratto però, sembrava trasformarsi in “normale” sorpresa. Insomma, li ho visti straniti. Stavamo scendendo dalla scalinata di Via Muro, con la strepitosa visuale sulle grotte di Murgia Timone di fronte, la chiesa rupestre di S.Maria de Idris sulla destra e il Sasso Caveoso tutto intorno con in basso Piazza S.Pietro. Che quel giorno però si mostrava diversa dal solito: il bianco abbagliante delle antiche chianche era infatti quasi completamente ricoperto dal…rosso Ferrari!
Sì, una trentina di bolidi della gloriosa Casa di Maranello (piccolo paese in provincia di Modena) erano lì in bella mostra al centro della piazza. “Sapevo che venivate da quelle parti e avevo preparato questa sorpresa apposta per voi!”. Hanno riso alla battuta, ma poi anch’io non sono riuscito a nascondere la sorpresa per questa vista inusuale. E ma man mano che scendevamo e ci avvicinavamo alle fiammanti “rosse”, realizzavo dentro di me che in quel momento s’incontravano la storia millenaria di Matera e quella secolare della Ferrari. E stavano perfettamente bene insieme! E così mi immaginavo l’incontro tra il bue fiero simbolo della nostra città – quello che “firmius figit pedem”, affonda la zampa più forte quando è stanco – e il cavallino rampante di Maranello, proprio davanti agli occhi di una guida turistica di Matera che accompagnava un gruppo di turisti di Modena.
Sì, il mondo è davvero piccolo. E spesso lo si può incontrare tutto a Matera.