Ha avuto una vita breve ma intensa: 30 anni di amore per la sua terra e di passione civica. Rocco Scotellaro ( semplicemente Rocchino per tutti nella sua Tricarico) è forse il più fulgido esempio di “lucanità” nei tempi moderni. Poeta, sindaco del suo paese, ma soprattutto uomo vero che si fece carico delle giuste rivendicazioni e delle speranze dei suoi conterranei. Il poeta contadino si “sporcava le mani” di terra e sudore per dimostrare che una vita prospera nella splendida Basilicata non è un sogno ma un diritto.  Sempre nuova è l’alba è infatti il titolo della sua poesia più bella e nota, in cui invita i contadini a bere “insieme una tazza colma di vino che all’ilare tempo della sera s’acquieti il nostro vento disperato…perché lungo il perire dei tempi l’alba è nuova, è nuova”.

sempre nuova e l alba

Particolare del telero Lucania ’61 di Carlo Levi esposto al Museo Nazionale di Matera: Rocco Scotellaro con la sua gente.

E proprio di una nuova alba ha bisogno il mondo in generale e quello della cultura e del turismo in particolare. Per questo, insieme alla collega Angela Milici di A Spasso in Basilicata e con la collaborazione delle altre colleghe Anna Conti, Sara Morelli e Porzia Grossi, abbiamo ideato e organizzato al museo di Palazzo Lanfranchi a Matera il 26 febbraio scorso un’iniziativa che aveva per titolo, appunto, Sempre nuova è l’alba. Il modo migliore per celebrare la Giornata Internazionale della Guida Turistica, istituita nel 1990 dalla World Federation of Tourist Guide Associations e che ricorre ogni anno il 21 febbraio (quest’anno era domenica, con i musei chiusi per le disposizioni dell’ultimo DPCM, quindi si è deciso per il venerdì successivo). L’obiettivo principale è quello di valorizzare la professionalità delle guide turistiche, quotidianamente impegnate a presentare a visitatori di tutto il mondo il ricco patrimonio storico, artistico, architettonico, paesaggistico ed enogastronomico. Nell’occasione si dà anche la possibilità di far conoscere siti che normalmente non sono visitabili o che comunque non sono interessati dai grandi flussi turistici.

E così, grazie al patrocinio del Museo Nazionale di Matera con l’entusiastica adesione della direttrice Annamaria Mauro e delle sue più strette collaboratrici Silvia Padula e Grazia Di Pede, per l’intera giornata abbiamo accompagnato decine di visitatori alla scoperta dei segreti dell’ex seminario diocesano voluto da Mons. Vincenzo Lanfranchi nella seconda metà del ‘600 e di alcuni tesori d’arte che vi sono esposti: dai suggestivi ambienti ipogei (aperti eccezionalmente per l’occasione), tipico esempio di architettura rupestre che caratterizza la città di Matera con cantine, cisterne e persino una chiesa, tutte scavate nella roccia; alla sala con gli affreschi staccati da alcune chiese rupestri e poi restaurati; per proseguire con l’illustrazione del telero Lucania ’61 di Carlo Levi, che ha proprio per protagonista Rocco Scotellaro, e concludere poi sulla terrazza dell’edificio con la straordinaria vista sulla Civita, il Sasso Caveoso e la Murgia sullo sfondo.

Gli occhi lucidi di emozione, i volti stupefatti e i sorrisi della gente ce l’hanno confermato: l’alba è sempre nuova e la bellezza non tramonta mai.

 

Qui sotto il servizio di TRM Network dedicato all’iniziativa.