“Ma chi c’è, qualche divo di Hollywood?”. Il mio sguardo stranito per la curiosa domanda è almeno pari all’espressione stupita nel volto della signora neozelandese che me l’ha appena rivolta. Stavo accompagnando lei e il marito per una visita guidata nei Sassi domenica mattina quando, arrivati in Piazza S.Pietro Caveoso, ci accoglie una scena inconsueta: una fiammante limousine bianca al centro della piazza e tutt’intorno fotografi, cameramen e curiosi.
Ci avviciniamo e…le sorprese continuano: non è Madonna, nemmeno Brad Pitt o Jennifer Lopez o David Beckam, ma…una coppia di giovani sposi…cinesi! La situazione mi incuriosisce a tal punto che mi allontano dai miei due ospiti per unirmi al gruppo di curiosi e gustarmi la scena da vicino. Ma non mi basta, voglio saperne di più, soprattutto voglio capire come mai due giovani cinesi decidono di sposarsi a Matera.
Oddio, ormai da anni è di moda tra gli stranieri celebrare il proprio matrimonio in Italia. Ma solitamente scelgono le abusate ambientazioni di Venezia, Roma, Firenze o i borghi medievali della Toscana o magari la costiera amalfitana. E comunque solitamente sono americani o britannici o esteuropei. Cinesi mai. Cinesi?
“Bè, mo’ andiamo a fare qualche foto al ‘belvedere’ dai!”. Fotografi e operatori erano locali, quindi nulla di strano. Senonchè il perentorio invito era partito dal testimone dello sposo, anch’egli ovviamente con occhi a mandorla e di carnagione gialla! Per giunta pronunciato in perfetto italiano con cadenza tipicamente materana; del resto solo i materani chiamano così la terrazza panoramica di Murgia Timone nel Parco delle Chiese Rupestri. Ora sì che è tutto chiaro: i due giovani sposi appartengono alla prima generazione di “cino-materani”.
I discendenti di Gengis Khan sono ormai tanti in città, circa 600 quelli regolari, probabilmente il doppio quelli effettivi, che sono tanti rispetto ai 60.000 dell’intera popolazione materana. I primi arrivarono una ventina d’anni fa per affiancarsi alla manodopera locale nel periodo d’oro dei salottifici, per poi avviare loro stessi piccole imprese nello stesso settore e anche numerose attività commerciali. Solo lì è possibile vederli, in giro invece mai. Sobri e riservati. Tranne, evidentemente, in occasioni particolari. E un matrimonio lo è, sempre e comunque. E allora via i freni ed esplodono la gioia e lo sfarzo: abiti bellissimi in impeccabile stile italiano, non uno ma più fotografi e cameramen che manco al matrimonio di William e Kate, e soprattutto quella “monumentale” limousine bianca che per qualche minuto ruba lo sguardo dei turisti all’incantevole scenario dei Sassi e della Murgia. Insomma, dalla Cina con furore. Per sposarsi e vivere a Matera. L’avrebbe detto Marco Polo 800 anni fa?